28 settembre 2017. Il Codice Antimafia "ammazza amministratori" non coglie nel segno – Huffington Post
Quando una decisione ovvero - nel caso nostro - una legge scontenta tutti si usa dire che ha colto nel segno. Per la riforma del codice antimafia approvata ieri dal Parlamento credo di no. In primo luogo per l'estensione delle misure a chi è indiziato di terrorismo o di assistenza agli associati a delinquere, di associazione a delinquere finalizzata ad alcuni gravi delitti contro la Pubblica amministrazione, tra cui peculato, corruzione propria e impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità, addirittura agli indiziati di stalking. Molte e autorevoli le critiche su questo smisurato allargamento, anche con riferimento alle recenti pronunce della Corte di Giustizia Europea, che solo pochi mesi fa aveva invitato l'Italia a circoscrivere le fattispecie di pericolosità sociale, perché ritenute troppo generiche…( continua )
15 settembre 2017. Quel «tesoro nascosto» delle aziende sequestrate alle mafie – Sole 24Ore
Il nodo occupazione. Le aziende, è la posizione di Posca, «vanno mantenute sul mercato per preservare posti di lavoro, impianti e know how e per salvaguardare un valore economico inteso in senso lato che, in determinati territori, anche se è stato realizzato per gran parte da organizzazioni criminali, occorre provare a restituirlo in efficienza alla comunità»….( leggi tutto )
15 settembre 2017. Quei fondi statali che le aziende sequestrate ai clan non chiedono – Sole 24Ore
Neppure Domenico Posca, che guida l'associazione internazionale Mca (Management of confiscated assets) e coordina Agn (il network italiano degli amministratori giudiziari), sa spiegarsi il motivo di così poche domande inoltrate. Forse in pochi sono ancora a conoscenza di questa agevolazione finanziaria, le cui domande possono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell'apposita sezione “Finanziamenti agevolati a imprese sequestrate o confiscate” del sito internet del Ministero (www.mise.gov.it)....( leggi tutto )
24 luglio 2017. Per onorare Paolo Borsellino è necessario cooperare sul campo valorizzando i beni e le aziende sequestrate - Huffington Post
La collaborazione istituzionale tra soggetti portatori di pubblico interesse è fondamentale per la sorte di tante imprese sequestrate e confiscate, anche di rilevanti dimensioni. Il mese scorso abbiamo presentato insieme a Infocamere i sorprendenti risultati sulle aziende sequestrate identificate nel Registro Imprese: oltre 17.838, di cui 10.329 attive, con un numero totale di 200 mila addetti e oltre 21 miliardi di valore della produzione cumulato….( continua )
19 luglio 2017. Convegno CGIL
22 giugno 2017. Convegno EY
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Un problema fondamentale in materia di gestione dei beni sequestrati è rappresentato senza dubbio dalla mancanza di dati precisi sulla loro consistenza. A seguito di un’iniziativa del sottoscritto condivisa dalla Commissione Anagrafe Tributaria della Camera, Infocamere (direttore generale dott. Paolo Ghezzi) ha condotto un’accurata indagine sulle imprese interessate da provvedimenti di sequestro e/o confisca giudiziaria. I risultati sono sorprendenti.
Le imprese sequestrate identificate nel Registro Imprese sono oltre 17.838. Di queste ne abbiamo 10.329 attive, con un numero totale di 200mila addetti e oltre 21 miliardi di valore della produzione cumulato. Di queste il 20 percento operano nel settore del commercio al dettaglio, il 15 percento nelle costruzioni, il 10 percento nell’immobiliare, il 9 percento nel manifatturiero e , a seguire , le altre. Ancor più sorprendente, per certi aspetti, la distribuzione geografica delle aziende stesse. Se il primo posto della Campania non desta meraviglia, il terzo della Lombardia davanti alla Sicilia e il quinto dell’Emilia Romagna davanti a Calabria e Puglia fanno riflettere.
10 gennaio 2017. Al via il sostegno finanziario alle aziende sequestrate – Huffington Post
Con il decreto direttoriale del Mise del 30 dicembre scorso viene attuata la misura di agevolazione prevista dall'articolo 1, comma 195, della legge di stabilità 2016, che per ciascun anno del triennio 2016-2018 stanzia 10 milioni di euro in favore di interventi a sostegno delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata e delle cooperative destinatarie e/o assegnatarie delle stesse. Il provvedimento segue il decreto….( continua )
29 novembre 2016. Valorizzazione di beni e aziende confiscate nella legge di stabilità 2017 – Huffington Post
La legge di stabilità 2017 affida all'Agenzia nazionale dei beni confiscati un nuovo e rilevantissimo compito: definire la strategia nazionale per la valorizzazione dei beni e delle aziende confiscati alla criminalità organizzata. Fin qui tutto bene, almeno nelle intenzioni… ( continua )
ITALIA. 11 novembre 2016. Quanti sono i beni sequestrati alla criminalità organizzata ? – Huffington Post
Il problema fondamentale in materia di gestione dei beni sequestrati è rappresentato senza dubbio dalla mancanza di dati precisi sulla loro consistenza. L'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) è in possesso dei soli dati relativi a immobili e aziende definitivamente confiscati, che sul sito risultano aggiornati al 30 settembre 2015 e riguardano 7955 immobili e 1500 aziende in gestione. È il ministero di Giustizia che dovrebbe … ( continua )
2016, december, Turin, Italy. UNICRI Cyber crime and the use of the internet for terrorist purposes
Reporting on cyber crime and the use of the internet for terrorist purposes.
The rapid progress of information technology has been one of the key drivers for global development in the last years.
However, these advances have generated new threats for the increasing connected world….(continue)
UNODC WIEN, 2016. Conference of the States Parties to the United Nations Convention against Corruption Sixth session
Report of the international expert group meeting on effective management and disposal of seized or frozen and confiscated assets, held in Vienna from 7 to 9 September 2015
This conference room paper has been prepared by UNODC as a summary of the discussions during the international expert group meeting on “Effective management and disposal of seized or frozen and confiscated assets”, held in Vienna from 7 to 9 September 2015. The document seeks to identify important issues with which countries are confronted in designing their own asset management structures for seized and confiscated assets.
COLOMBIA. Noviembre, 10 de 2016. 14.000 bienes expropiados a narcotraficantes serán comercializados
Entre los activos, valorados en seis billones de pesos, figuran los hoteles El Prado y Chinauta Resort, la casa de Rodríguez Gacha en Bogotá y el Castillo Marroquín. La Sociedad de Activos Especiales, SAE, entregará en administración o venderá cerca de 14.000 inmuebles expropiados a las mafias del narcotráfico, que estaban a cargo de la liquidada Dirección Nacional de Estupefacientes. Se estima que todos los bienes incautados o en proceso de extinción tienen un valor de seis billones de pesos. Entre los inmuebles se encuentran 50 hoteles, entre ellos El Prado en Barranquilla, incautado en 2007 a la familia Nasser Arana, y el Chinauta Resort, del narcotraficante Justo Pastor Perafán, en estado de abandono. “El hotel El Prado, por ejemplo, pertenece a una sociedad que debe liquidarse”, manifestó Virginia Torres de Cristancho, presidenta de la Sociedad de Activos Especiales. El Castillo Marroquín, incautado en 2005 a Juan Camilo Zapata, sigue en administración mientras se concreta el proceso de extinción. La casa de Rodríguez Gacha, ubicada en el norte de Bogotá, está en venta pero se han presentado inconvenientes por restricciones para su uso. “El predio de Millonarios que queda por el norte a la salida de Bogotá, tenemos la casa Gacha”, agregó Virginia Torres. La SAE ya legalizó ocho millones de dólares, pero 20 millones más están por monetizar. Dos millones de euros también hacen parte de estos activos. ( NoticiasRCN.com)
BRAZIL. 2016 O Projeto Bidal - Proyecto de Administración de Bienes Incautados y Decomisados en América Latina.
Foi inaugurado formalmente no Brasil em agosto de 2014, por intermédio de uma parceria da Secretaria Nacional de Justiça e da Secretaria Executiva da Estratégia Nacional de Combate à Corrupção e à Lavagem de Dinheiro (Enccla) com a Organização dos Estados Americanos (OEA) e o Escritório das Nações Unidas para Drogas e Crimes (UNODC), cujo objetivo consiste em desenvolver e melhorar os sistemas de identificação, localização e gestão de bens apreendidos e confiscados, pelo estabelecimento de normas de boa governança e transparência administrativa na gestão desses bens. Coordenado pela OEA, o projeto consiste em consultoria técnica sobre administração e destinação de ativos de origem ilícita.
O projeto prevê a criação de Grupo de Trabalho Interinstitucional - GTI, composto por profissionais que atuam cotidianamente com a temática, de forma a incrementar a troca de experiências e boas práticas, bem como formular as propostas de aprimoramento do sistema. Nos dias 13 e 14 de maio de 2015 foi realizado o Seminário Nacional do Projeto Bidal Brasil, para discutir investigação patrimonial, administração e destinação de bens apreendidos e perdidos. Durante o evento, que contou com a presença de especialistas nacionais e internacionais, foi apresentado o diagnóstico situacional do país relativo à administração e destinação de bens apreendidos. A partir das experiências internacionais e do diagnóstico apresentado, o grupo formulou proposta de aprimoramento do sistema nacional de gestão de bens apreendidos e confiscados. Com essa finalidade, nos dias 24 e 25 de junho de 2015, foi realizada a 1ª Reunião do GTI - Projeto Bidal Brasil, que iniciou o elenco de propostas que serão discutidas e apresentadas pelo grupo. Em 4 de setembro de 2015, o GTI reuniu-se pela segunda vez, para iniciar a discussão da proposta inicial, sob a orientação dos consultores da OEA. Em seguimento ao projeto, ocorreu em Brasília-DF, de 20 a 22 de outubro, o Seminário Regional do Projeto Bidal Brasil. A finalização dos trabalhos ocorreu em 24 e 25 de fevereiro de 2016, quando a equipe da OEA apresentou o relatório final da consultoria aos membros do GTI e às autoridades brasileiras. Contato: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
USA. November, 8 2016. U.S. Marshals Service - Asset Forfeiture Program
The Department of Justice Asset Forfeiture Program has become a key part of the federal government’s efforts to combat major criminal activity by stripping criminals of their ill-gotten gains:
Key Statistics |
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Value of assets being managed by the U.S. Marshals Service |
$3.1 billion |
Number of assets being managed by the U.S. Marshals Service |
17,564 |
Amount distributed to victims of crime and claimants in fiscal 2015 |
$605 million |
Amount shared with participating state and local law enforcement agencies in fiscal 2015 |
$365 million |
Equitable sharing proceeds distributed since fiscal 1985 |
$7.4 billion |
( continue )
COLOMBIA. Septiembre 25 de 2016 Más del 50 por ciento de bienes incautados por Fiscalía se tendrán que devolver.
Caracol Radio estableció que la entidad avanza en un proceso de depuración de propiedades que llevan más de 10 años sin definir situación jurídica.
La encerrona de la justicia contra los narcotraficantes y sus colaboradores llevó a iniciar, hace más de una década, una operación para ocupar los bienes de quienes se consideraban testaferros. Propiedades en todo el país se llenaban de policías y fiscales. Las incautaciones en años como 2002 sobrepasaban incluso la capacidad de verificación de los investigadores. El resultado 10 años después, son demandas que obligan a la Fiscalía a devolver las propiedades y tomar decisiones de improcedencia a incautaciones que fueron titulares de prensa. La actual Directora de Extinción de Dominio de la Fiscalía, Andrea Malagón, es la encargada de ponerle la cara a este enredo. Aseguró a Caracol Radio que avanzan en una depuración y este año tiene resuelta la suerte de 200 procesos con la devolución de esos bienes. “Nosotros tenemos alrededor de 1.500 procesos que se encuentran en espera de definición, en promedio se están demorando de siete a 10 años hasta la decisión definitiva”. El arqueo permitió establecer que más del 50 por ciento de las incautaciones, anteriores a la nueva ley de extinción de dominio, no tienen fundamento legal y la Fiscalía no puede más que devolver las propiedades a sus originales dueños. “Esa fue una de las razones por las cuales la Fiscalía presentó el proyecto de ley de modificación de esa ley antigua y que de hecho ha vuelto más dinámica la actividad de la policía judicial en la definición pronta de esas investigaciones”. El problema para la Fiscalía, es que muchos de esos bienes llevan años bajo la administración del Estado y no son buenas las condiciones en las que se encuentran, una advertencia a futuras demandas que seguramente se tendrán que pagar.
(http://caracol.com.co/radio/2016/09/25/judicial/1474827019_004255.html )
MEXICO. Septiembre, 13 de 2016. Profeco firma convenio con el SAE para optimizar recursos que fortalecerán la atención a los consumidores
La Profeco está en proceso de dar de baja 2 mil 224 bienes muebles, para ser enajenados por el SAE, con lo que espera conseguir más de un millón de pesos para fortalecer su operación. Con el objetivo de cumplir la encomienda del Presidente Enrique Peña Nieto, de racionalizar el gasto y cumplir con la disciplina presupuestaria, la Procuraduría Federal del Consumidor (Profeco) y el Servicio de Administración y Enajenación de Bienes (SAE), organismo descentralizado de la Secretaría de Hacienda y Crédito Público (SHCP) firmaron un convenio de colaboración que permitirá un mejor aprovechamiento de los recursos materiales de la Procuraduría…( continùa )
USA. September,13 2016
Audit of the Assets Forfeiture Fund and Seized Asset Deposit Fund Annual Financial Statements Fiscal Year 2015 ( continue linkare sul pdf Audit of the assets forfeiture...Usa_2015 della sezione dove è pubblicato in News )
USA. August,10 2016. FBI.Law Enforcement Bulletin.Asset Seizure and Forfeiture: a Basic Guide. By Colin May, M.S.
State and local law enforcement agencies conduct investigations involving a variety of crimes, including many where gangs, drug traffickers, fraudsters, or other types of criminals aim to make a profit. But, how do investigators address these offenses when the perpetrators consider a prison sentence merely a cost of doing business—a brief respite from their regular lives—and know that they will return to their “toys,” illegal profits …( continue )
ITALIA. 2 agosto 2016. Gestiamo insieme i beni confiscati – Huffington Post
Su impulso del network di amministratori giudiziari AGN e dei rappresentanti di associazioni, del mondo cooperativo e sindacale è nata a Milano un'iniziativa volta al miglioramento della gestione dei beni e, in particolare, delle aziende sequestrate alla criminalità. La settimana scorsa è stato avviato il confronto tra il sottoscritto, Luciano Silvestri Responsabile Legalità e Sicurezza della CGIL, Enzo Moriello, responsabile Ufficio Legalità della CGIL Lombardia, Barbara Farina Direttore Lega Coop Lombardia, Marta Battioni del Dipartimento Welfare di Legacoop e Luca Corvi, amministratore giudiziario milanese del network AGN….( continua )
TANZANIA.July, 17 2016. Seized Ivory May Have Come From as Many as 140 Poached Elephants By Sophie Tremblay & Willy Lowry, National Geographic
In this week’s crime blotter: a huge ivory bust, an elk poached by wildlife authorities, and three tortoises in a plastic bag…( continue )
MEXICO. Julio, 13 de 2016. Firman pgr y sae convenio de colaboración “Interfaz”
Para facilitar las transferencias de bienes y numerario asegurados Procesos que tardaban un promedio de 540 días, se reducirán a sólo 60 Con el propósito de establecer procedimientos electrónicos para el intercambio de información, validación y ejecución de transferencias electrónicas, así como seguimiento al destino de bienes y numerario asegurados a las organizaciones delincuenciales, la Procuraduría General de la República (PGR) y el Servicio de Administración y Enajenación de Bienes (SAE) de la Secretaría de Hacienda y Crédito Público firmaron el convenio Interfaz PGR-SAE….( continùa )
ESTADOS DE AMÉRICA LATINA. Junio, 2 de 2016. Práctica de compliance en latinoamérica. Estado actual de la legislación anticorrupción y otras de ARGENTINA, BRASIL, CHILE, COLOMBIA, COSTA RICA, ECUADOR, EL SALVADOR, GUATEMALA, HONDURAS, MÉXICO, NICARAGUA, PANAMÁ, PARAGUAY, PERÚ, URUGUAY, VENEZUELA (continúa linkare sul pdf Practica de compliance en latinoamerica_2016 della sezione News dove è pubblicato )
HONDURAS. Junio, 1 de 2016. Honduras ha incautado más de 1.600 bienes y más de 10,5 millones de dólares. La Oficina Administradora de Bienes Incautados (OABI) de Honduras tiene bajo su tutela más de 1.600 bienes inmuebles y un poco más de 10,5 millones de dólares incautados en casos de corrupción y narcotráfico. Así lo informó hoy el director de la Oabi, Francisco Zavala, al presentar un informe sobre los logros de esa entidad en una reunión con representantes de organizaciones de la sociedad civil hondureña. Entre las propiedades confiscadas y administradas por la Oabi figuran, entre otras, 49 aeronaves, 216 embarcaciones, una veintena de apartamentos, 310 viviendas y medio centenar de haciendas, indicó el funcionario. Se suman 18 locales comerciales, un zoológico, 28 edificios, 47 empresas, más de 900 vehículos y cinco armas de fuego, señaló el funcionario, que no precisó el valor de los inmuebles decomisados, muchos de ellos adquiridos con dineros provenientes del narcotráfico. La entidad hondureña también administra unos 7 millones de dólares y 80 millones de lempiras (un poco más de 3,5 millones de dólares), para un total de 10,5 millones, que fueron incautados en entre 2012 a la fecha en diferentes operaciones relacionadas al narcotráfico, crimen organizado y de corrupción, añadió. El titular de la Oabi subrayó a Acan-Efe que "recuperar la credibilidad" de los hondureños y aumentar el personal de la entidad, son los principales desafíos de esa institución. La Oabi cuenta con 29 empleados a nivel nacional, pero requiere incorporar al menos 32 nuevos trabajadores para "cubrir la demanda" en todo el país, señaló. Para el funcionario, los otros grandes desafíos que enfrenta la Oabi es crear una unidad de subasta que facilite el proceso de venta de los bienes incautados y declarados en abandono, así como buscar mecanismos que le permitan preservar de la mejor manera esas propiedades. ACAN-EFE.
BRAZIL. 04/03/2016 CNJ – Conselho Nacional de Justiça Comissão apresentará proposta para disciplinar gestão de bens apreendidos
O Conselho Nacional de Justiça (CNJ) finaliza a elaboração de minuta de Resolução para disciplinar a gestão da guarda e da administração de bens, valores e direitos objetos de sequestro, apreensão e confisco por ordem judicial. A Comissão Permanente de Eficiência Operacional e Gestão de Pessoas do Conselho Nacional de Justiça (CNJ) está finalizando a elaboração de uma minuta de Resolução para disciplinar a gestão da guarda e da administração de bens, valores e direitos objetos de sequestro, apreensão e confisco por ordem judicial. A ideia, segundo o conselheiro Fernando Mattos, relator da proposta, é detalhar o que deve ser feito com cada tipo de bem, incentivar a alienação antecipada e criar mecanismos de gestão que evitem a deterioração ou perda de valor dos bens em poder da Justiça. Na última segunda-feira (29/2), em reunião da comissão, a procuradora da república Raquel Silvestre sugeriu que fosse incluída na proposta a criação de um cadastro de administradores e leiloeiros, incluindo o perfil dos profissionais. A intenção é que estes profissionais possam ser acionados rapidamente para a gestão de ativos complexos, como fazendas, empresas e outros, evitando a deterioração do bem ou a interrupção de suas atividades normais. A comissão, presidida pelo conselheiro José Norberto Campelo, deverá receber formalmente as contribuições do Ministério Público Federal nos próximos 30 dias. Também será feita consulta ao Conselho da Justiça Federal (CJF) e à Estratégia Nacional de Combate à Corrupção e à Lavagem de Dinheiro (Enccla) para que apresentem sugestões à minuta. Após a aprovação do texto pela Comissão, a proposta será submetida à deliberação do plenário do Conselho. A reunião, realizada na sede do CNJ, também contou com a participação dos conselheiros Carlos Eduardo Dias, Bruno Ronchetti, Luiz Cláudio Allemand, Arnaldo Hossepian, Fernando Mattos e Daldice Santana, além da juíza auxiliar da Corregedoria Nacional de Justiça, Márcia Milanez. Cartões de crédito - Outro ponto discutido na reunião foi o uso de cartões de crédito para pagamento de valores reconhecidos em processos judiciais. A iniciativa já existe em poucos estados, mas a comissão pretende incentivar a sua difusão, além de propor a autorização e regulamentação do assunto. Durante o encontro foi aprovada ainda proposta do conselheiro Fernando Mattos para alterar a Resolução 176, que institui o Sistema Nacional de Segurança do Poder Judiciário. A ideia é modificar os artigos 2º e 3º da resolução, que dizem respeito aos membros do Comitê Gestor. A pedido das Comissões de Acessibilidade dos Tribunais Regionais do Trabalho da 2ª e da 9ª Região, a Comissão de Eficiência Operacional e Gestão de Pessoas do CNJ deverá propor ao plenário a transformação da Recomendação 27/2009 em Resolução, que é de cumprimento obrigatório pelos tribunais. A norma recomenda às cortes medidas para garantir a acessibilidade de pessoas com deficiência. Na reunião do dia 14 de março, o conselheiro José Norberto Campelo deverá apresentar uma minuta da proposta à comissão.
BRAZIL 2015. MJ – Ministério da Justiça OEA entrega ao Brasil relatório de consultoria sobre gestão de bens apreendidos Brasília
A consultoria técnica sobre administração e destinação de ativos de origem ilícita, resultado de parceria entre a Secretaria Nacional de Justiça (SNJ), do Ministério da Justiça, a Organização dos Estados Americanos (OEA) e o Escritório das Nações Unidas contra Drogas e Crime (UNODC), finalizou suas atividades nesta quinta-feira, 25, quando o relatório produzido foi apresentado a mais de 20 instituições brasileiras com interface na temática. O projeto Bienes Incautados y Decomisados en America Latina – Bidal (Bens confiscados e apreendidos na América Latina) é desenvolvido pela OEA, que oferece assistência técnica aos países interessados, por meio do estabelecimento de normas de boa gestão e transparência na administração de bens de origem ilícita. O objetivo é dimensionar a situação atual e propor melhorias para maior eficiência da gestão de bens apreendidos e confiscados, a fim de que possa reverter em resultados positivos ao país. “A consultoria apontou onde o Brasil precisa investir para melhorar a gestão dos bens ilícitos que são apreendidos em investigações e processos judiciais, além de sugerir mudanças para promover maior eficiência na gestão dos bens apreendidos”, explica o diretor do Departamento de Recuperação de Ativos e Cooperação Jurídica Internacional (DRCI/SNJ), Ricardo Saadi. “Sabe-se que para desmantelar as organizações criminosas é necessária sua asfixia financeira. Aprimorar o sistema de gestão de bens apreendidos é garantir maior eficiência e eficácia no combate a organizações criminosas e maior retorno de bens e serviços à sociedade Brasileira", garante o secretário Nacional de de Justiça, Beto Vasconcelos. Quando se fala em gestão de bens apreendidos há uma infinidade de possibilidades: desde automóveis e imóveis, bens mais comuns, até aeronaves, embarcações, empresas produtivas e com funcionários, fazendas, animais, dinheiro em espécie, joias, dentre outros. “A administração desses bens gera um custo para o Estado. O Projeto Bidal propõe, a partir da experiência internacional adquirida com a implantação em outros países, que este sistema torne-se autossustentável”, ressalta Dennis Cheng, diretor do Projeto na OEA. Atualmente, o sistema de apreensão de bens no Brasil é descentralizado. Um bem apreendido advindo da prática de um crime pode ficar anos em um depósito aguardando a finalização da ação judicial e perder totalmente seu valor de mercado, como é o caso de automóveis e aeronaves. Quando a apreensão necessita de um gerenciamento, no caso de um imóvel por exemplo, os juízes costumam designar um depositário fiel, que deve se responsabilizar pelo bem e administrá-lo. Em casos mais complexos, quando os custos da administração são muito altos, como no caso de carros de luxo, fazendas e empresas, muitas vezes os juízes acabam por designar o próprio réu como responsável pelo bem. Há também experiências exitosas no país, especialmente, quando o crime é o tráfico de drogas, cuja legislação já permitia a alienação antecipada dos bens. O Fundo Nacional Antidrogas (Funad), vinculado ao Ministério da Justiça, já há alguns anos realiza leilões cujos valores arrecadados são revertidos para programas e atividades de repressão e prevenção ao crime, além de recuperação e reinserção social de dependentes de substâncias psicoativas. Etapas O projeto foi desenvolvido no âmbito da cooperação técnica internacional de fortalecimento da SNJ em cooperação jurídica internacional, extradição e combate à lavagem de dinheiro. É também parte da Estratégia Nacional de Combate à Corrupção e à Lavagem de Dinheiro (Enccla). O projeto já foi desenvolvido em outros países como México, Honduras, Argentina, Uruguai, Chile, El Salvador e Peru. No Brasil, a consultoria foi iniciada em agosto de 2014 e foi desenvolvido em 18 meses. Na primeira fase, foi elaborado um diagnóstico situacional do país em relação à administração e destinação de bens apreendidos com análise da legislação nacional e a aplicação de questionários. Em seguida, foi criado Grupo de Trabalho Interinstitucional (GTI), composto por profissionais de 20 instituições que atuam cotidianamente com a temática, de forma a incrementar a troca de experiências e boas práticas, bem como formular as propostas de aprimoramento do sistema. Em maio de 2015, foi realizado o Seminário Nacional onde os membros do GTI tiveram acesso ao diagnóstico formulado conforme metodologia da OEA e apresentações de palestrantes internacionais expondo sua experiência com a implantação do Bidal. Em outubro do mesmo ano, foi realizado um seminário Regional para a troca de experiências entre agentes públicos do Brasil, Paraguai, Costa Rica, México, Honduras e Peru. A finalização dos trabalhos ocorreu em 24 e 25 de fevereiro de 2016, quando a equipe da OEA apresentou o relatório final da consultoria aos membros do GTI e às autoridades brasileiras.